La struttura operativa della S.I.Fit. è divisa in settori: la Presidenza, la Segreteria, il laboratorio di analisi e ricerca SIFITLab, il Gruppo Giovani e, come nuclei indipendenti, anche il Coordinamento Editoriale e il Coordinamento per la Formazione. Operano in maniera coordinata all’interno della S.I.Fit. anche i gruppi di lavoro che si occupano di specifici ambiti di interesse legati alla fitoterapia.
I gruppi di lavoro promuovono la loro attività attraverso tutti i canali della S.I.Fit. e partecipano quindi alla formazione tramite webinar o relazioni ai congressi, sono attivi nella ricerca sperimentale e pubblicano articoli su Piante Medicinali e riviste nazionali e internazionali.
Clicca sui nomi dei gruppi per maggiori informazioni:
Cannabis Medica – Responsabile: Dr. Francesco Crestani: crestanifrancesco@libero.it
La cannabis ha una lunga storia come pianta medicinale. Utilizzata per secoli in varie culture, l’interesse dei medici si è rinnovato da quando, a partire dagli anni 90 del secolo scorso, è stato caratterizzato nel nostro organismo il sistema endocannabinoide: un sistema sul quale agiscono sostanze endogene, prodotte cioè dal nostro corpo, che hanno azioni “simili” a quelle prodotte dall’assunzione dei principi attivi della canapa. Tale sistema, con i suoi recettori cellulari e i suoi neurotrasmettitori, è particolarmente abbondante nel cervello e nel sistema immunitario, ma è ampiamente diffuso nei diversi organi e apparati del nostro corpo. Esso presiede, detta in termini generali, all’omeostasi, cioè a mantenere un equilibrio interno all’organismo quando questo è sottoposto a stress di varia natura. Proprio il fatto che sia ubiquitario nel corpo spiega le molteplici possibili applicazioni terapeutiche, il che è ben diverso dal dire che la cannabis sia la panacea di tutti i mali, come alcuni (non medici) vorrebbero far credere.
Nonostante la terapia con la cannabis e i cannabinoidi sia un argomento molto dibattuto sia nel mondo medico-scientifico che nei mass media, per chi non segue la letteratura specialistica è difficile avere idee chiare su ciò che è stato appurato finora dalle ricerche, e gli stessi medici e farmacisti hanno spesso idee confuse al riguardo. D’altra parte anche i professionisti risentono, direttamente o indirettamente, del clima culturale e, talora, anche dei pregiudizi della società in cui vivono. Questo è tanto più vero per una sostanza che si trascina uno stigma dovuto a decenni di demonizzazione a causa del proibizionismo. È facile quindi avere posizioni di rifiuto e condanna, o perlomeno opinioni che sottolineino i possibili rischi o la mancanza di conoscenze. Sull’altro fronte c’è spesso una accettazione acritica delle possibilità terapeutiche di questa pianta.
Il gruppo di lavoro sulla Cannabis Medica ha quindi come obiettivo di fare il punto sulle prove scientifiche risultanti dall’evidence-based medicine.
Fitoterapia veterinaria – Responsabile: Dr. Maurizio Scozzoli: maurizio@apabio.it
Oli essenziali – Responsabile: Dr. Leonardo Paoluzzi: leonardo1.paoluzzi@gmail.com
Fitoterapia in oncologia – Responsabile: Prof.ssa Monica Montopoli: monica.montopoli@unipd.it
Funghi Medicinali – Responsabile: Dr. Marco Passerini: funghimedicinali.it@gmail.com
I funghi medicinali sono degli esseri viventi di fondamentale importanza per le terapie sia in ambito umano che in ambito veterinario. Gli scritti medici più antichi a noi pervenuti appartengono alla Medicina Tradizionale Cinese (250 A.C.) anche se i reperti fungini più antichi sono stati rivenuti nella cintura della mummia di Similaun di 5.000 anni fa e ritrovata ai piedi dell’omonimo ghiacciaio in Trentino Alto Adige.
Purtroppo, nell’ambito della formazione delle professioni sanitarie, si studiano i funghi principalmente per il potenziale profilo tossicologico (dovuto soprattutto a muffe e lieviti). In realtà, i campi di applicazione dei funghi sono molteplici e possono essere suddivisi in due grandi aree:
• BIOMEDICA
I funghi sono fonte di composti bioattivi, primi fra tutti i beta-glucani, ma anche alfa-glucani, triterpeni, polifenoli, ergotioneina oltre a composti tipici soltanto di alcuni generi come melanina, eritadenina e molti altri. I campi di applicazione dei funghi medicinali comprendono tutte le branche della medicina ma le più robuste evidenze cliniche riguardano le azioni su: sistema immunitario, apparato gastro-enterico, potenziale antitumorale, sistema nervoso, ambito dermatologico, ambito metabolico, ormonale e di modulazione del microbiota.
• ALIMENTARE
I macrofunghi commestibili contengono il 30-40% di proteine (sul peso secco) dall’elevato valore biologico ed apportano tutti gli amminoacidi essenziali. Sono una fonte di acido linoleico, precursore di molecole coinvolte nella regolazione dell’infiammazione, dell’immunità, della pressione del sangue e dell’aggregazione delle piastrine. Costituiscono una fonte di vitamina D (quella che troviamo negli integratori alimentari è infatti estratta da licheni) e vitamine del gruppo B. Apportano inoltre fibre prebiotiche con dimostrata azione sul microbiota con produzione di SCFA quali acetato, propionato e butirrato. Fra i minerali troviamo alcuni ad azione antiossidante (manganese e selenio), altri proteggono la salute di ossa e denti (calcio e fosforo), altri ancora aiutano a proteggere la salute cardiovascolare (il potassio, che regola la frequenza cardiaca e la pressione).
Il gruppo di lavoro sui Funghi Medicinali ha lo scopo di avvicinare le professioni sanitarie alla conoscenza e all’uso pratico degli estratti fungini nelle loro applicazioni diversificate.